Conversazione con Carmelo Prestipino
Lo storico Carmelo Prestipino si è reso disponibile per avviare le conversazioni del giovedì con un tema storico: Castelnuovo di Ceva, un crocevia medievale.
La serata è stata molto piacevole e ha confermato quanto sia diffuso l’interesse per la storia, soprattutto quando viene raccontata piacevolmente e riguarda le proprie radici.
Sintesi per punti dell’intervento che Carmelo Prestipino ha fatto il 10/01/’13 nel corso della prima conversazione del giovedì presso la trattoria Sciabola rossa a Castelnuovo
– Il toponimo indica che il castello era il centro di riferimento, le case attorno nascono come complemento… le origini del castello sono incerte, ma la tipologia riporta verso il Mille, come Cosseria.
– Il castello è su un crocevia di strade: qui incrociano le strade
Da Savona per Millesimo – Ceva verso Mondovì;
Da Albenga – Calizzano – Alba o Asti;
Da Finale – per Murialdo – poi verso Ceva oppure Alba ed Asti.
– Con Castelnuovo termina l’area degli itinerari di Langa – poi c’è l’area degli itinerari montani della Val Bormida (che si raggiunge su S. Giovanni di Murialdo)
– La dedicazione a San Maurizio ci riporta al primo cristianesimo (martiri della Legione Tebea) espansione sull’asse viario che trova conferma ancora nel 1322 quando la Pieve di Priero ha una giurisdizione che scende sino al confine con Rialto (Murialdo – Osiglia – Bormida)
– Su questa viabilità transitano pellegrini, militari, mercanti e pittori, come testimonia il ciclo pittorico della antica parrocchiale di San Maurizio, ora chiesa cimiteriale.
– In questa chiesa viene dipinta, dopo il 1706 ed il passaggio dei Savoia in area cebana, una rappresentazione della Sindone, che transitò in quell’occasione… resta aperto il dilemma: passò da Castelnuovo?
– Nella metà del 1700 il castello era proprietà del al principe di Melfi, probabilmente Giovanni Andrea Doria – Pamphilj – Landi a cui si pagava anche il pedaggio
– Il paese faceva 55 fuochi – equivalenti a c/a 275 persone
– In età napoleonica il prefetto Chabrol fa costruire una nuova viabilità, che transita da Montezemolo, probabilmente da Castelnuovo transita ancora papa Pio VII° prigioniero di Napoleone, nel suo trasferimento da Mondovì a Savona