Sabato 5 settembre la carovana di produttori ha raggiunto Alba per l’ultimo dei Concerti per la terra.
“In altre parole, è bene fare in modo che il consumatore non scopra che nell’industria alimentare, come in qualsiasi altra industria, la preoccupazione principale non è la qualità e la salute, ma la quantità e il prezzo.
Da decenni ormai l’intera economia alimentare industriale – dagli enormi allevamenti e fattorie fino alle catene dei supermercati e dei fast-food – è ossessionata dalla quantità, e ha continuato a crescere di dimensioni per aumentare i volumi e ridurre i costi, o almeno così si presume.
Ma l’aumento di dimensioni conduce ad un declino della diversità e della qualità, e aumenta per forza di cose la dipendenza da farmaci e sostanze chimiche.
Nel momento in cui il capitale sostituisce il lavoro, macchine, farmaci e sostanze chimiche prendono il posto dei lavoratori e della salute e fertilità naturale del suolo.
Il cibo viene prodotto ricorrendo a qualsiasi mezzo o scorciatoia consentano di aumentare i profitti.
Il compito dei manipolatori pubblicitari diventa allora quello di persuadere i consumatori che il cibo così prodotto è buono, saporito e sano nonché garanzia di fedeltà coniugale e lunga vita.” (pag. 33/34)
Wendell Berry, Mangiare è un atto agricolo, pubblicato 2009, edizione italiana Lingau ed. 2015
Ad Alba sabato si è svolto l’ltimo dei Concerti per la terra. Ospite del Mercato della terra, della associazione S. Giovanni e del Comune, con la preziosa collaborazione dell’associazione Crome in movimento e di Salviamo il paesaggio, Il gruppo musicale ha suonato brani di Armstrong di fronte ad un numeroso gruppo attento e competente. In apertura sono stati portati i saluti della città e delle associazioni e ripresi i temi caratteristici della manifestazione.
Essi sono espressi con efficacia dal testo di W.Berry presentato in apertura.
A renderli concreti anche questa volta il banner con le esperienze di alcuni produttori che hanno scelto la vita contadina sia per la qualità della vita ad essa connessa che per la dimensione economica che la qualità e genuinità oggi può garantire.
Si è così conclusa una interessante esperienza che ha prodotto molte relazioni e collaborazioni: un patrimonio sul quale costruire altri utili progetti.