20. Cappella di San Sebastiano (Sale San Giovanni – CN)
Cappella di San Sebastiano (Sale San Giovanni – CN)
Costruita all’ingresso del paese, forse per un voto fatto durante la pestilenza diffusasi nel 1350, ha subito nel tempo modifiche dell’orientamento e delle aperture facilmente leggibili nella struttura muraria. Il pavimento in terra battuta è stato rialzato di un metro e mezzo per adeguarlo al livello della nuova strada.
La morte è il tema dominante degli affreschi interni. La morte atterra con la lancia un cardinale, il prelato cerca di invocare clemenza alzando una mano; alla sinistra, un nobile guerriero, atterrato dalla spada impugnata dallo scheletro, piega il ginocchio in atto di sottomissione. Sulla parete dove è stata aperta l’attuale porta di ingresso a sinistra, un personaggio in fuga stringe con forza un sacchetto di monete, ma è raggiunto e trattenuto dallo scheletro. Lo stesso che nell’ultimo riquadro si avventa sul monaco vestito del saio, disteso per terra. Sulla parete a sinistra dell’ingresso, una finta pala di altare raffigura, all’interno di una lunetta incorniciata da motivi floreali su sfondo nero, un Cristo di Pietà. Unico vincitore della morte, sporge dal sepolcro tendendo le mani ferite dai chiodi. Alla sua destra un angelo sorregge una esile colonna, uno dei simboli della passione. A sinistra un rappresentate dei Battuti Bianchi, forse la confraternita che ha commissionato gli affreschi, abbraccia una pesante croce. Sotto una Madonna con il Bambino tra due santi in abiti nobiliari tipici dei santi guerrieri; san Sebastiano, a sinistra è riconoscibile per la freccia che tiene in mano. L’insieme ricorda la finta pala della parete della navata sinistra della pieve di san Giovanni, forse opera della stessa mano: quella di Bartolomeo Botoneri da Cherasco (134).