10. Cappella San Rocco (Castellino Tanaro – CN)
Cappella San Rocco (Castellino Tanaro – CN)
Colpisce il contrasto tra l’aspetto esterno della cappella e la qualità degli affreschi che ricoprono le pareti interne. La mano di Antonino Occello e quella di qualche suo discepolo hanno coperto, nella prima metà del XVI secolo, l’interno della cappella con una incredibile ripetizione di affreschi delle stesse immagini devozionali (132). Nella parete di fondo dell’abside, separati da motivi floreali, sono riconoscibili nella lunetta una Annunciazione e, nella parte inferiore, la Vergine in trono incoronata con in braccio il Bambino, tra i santi San Rocco e Sebastiano. Nella lunetta della parete destra la Maddalena, sant’Antonio Abate, san Rocco e san Sebastiano sono sopravvissuti all’apertura di una finestra nello spazio occupato dall’immagine della Madonna in trono, di cui si riconoscono ancora le basi. Sotto, spicca la delicatezza di una Madonna tra sant’Antonio e san Rocco dove il Bambino gioca con il velo della Madre. Nel riquadro adiacente, san Martino a cavallo divide il mantello con un povero.
Gli stessi soggetti sono rappresentati negli affreschi della parete di sinistra della cappella, segno di ripetute committenze legate alle stesse esigenze devozionali che si rivolsero alla stessa bottega dalle riconosciute capacità.