15. Chiesa di San Agostino (Saliceto – CN)
Chiesa di San Agostino (Saliceto – CN)
Dietro alla chiesa di San Lorenzo si erge la vecchia chiesa della Confraternita dei Disciplinari bianchi, dedicata a S. Agostino. Della primitiva costruzione tre/quattrocentesca resta ben poco, a causa dei rifacimenti barocchi. L’interno, sconsacrato da tempo, è stato adibito prima a bocciodromo, ora ad oratorio e, quindi, privato dei suoi arredi. Solo una piccola cappella della vecchia chiesa è ancora affrescata su due lati e sulla volta.
L’autore è ignoto, ma per la qualità di questi affreschi, è denominato il Maestro di Saliceto (87). Alla sua mano è possibile attribuire alcuni dipinti della cappella della Madonna della Guardia del forte di Ceva. Gli affreschi della parete destra sono dedicati ai miracoli di san Bernardino da Siena. Nella lunetta in alto l’attraversamento di un fiume sopra il mantello di Bernardino, trasformato in rigida chiatta. Evento che la tradizione colloca durante un viaggio a Mantova, ma che si ritrova anche in altre aree geografiche. A Ivrea avrebbe attraversato con lo stesso sistema la Dora Baltea, mentre qui il riferimento può essere alla Bormida di Millesimo.
La presenza di un mulino ad acqua potrebbe rimandare ad uno dei miracoli che riguardano fanciulli annegati nei pressi di un mulino. Mentre in basso si riconosce probabilmente il miracolo della resurrezione del bambino nato morto. L’abbondanza di elementi tratti dalla vita quotidiana, il gatto, la serva che esce con un secchio sopra il capo, fanno pensare a invenzioni nordiche propagate attraverso disegni e incisioni.
A modelli nordici si ispira anche la Crocifissione che occupa la lunetta della parete di fronte all’ingresso, come dimostrano l’espressione di dolore della Vergine e l’abbondante sgorgare del sangue di Cristo.
In basso, l’affresco tra i santi Giovanni Battista e Vincenzo Ferrer risulta di dimensioni leggermente maggiori dei riquadri laterali e realizzato su un sottile strato di intonaco sovrapposto successivamente. Raffigura una Madonna con Bambino tra sant’Agostino e san Bernardino forse realizzato dalla stessa mano che ha dipinto gli affreschi di san Martino di Lignera (91).
La volta è occupata da un affresco di buona qualità raffigurante i simboli dei quattro Evangelisti, probabile opera del Maestro di Saliceto.