Viva la campagna, il giorno dopo
Quando alla sera si sono avviate tutte le operazioni di smontaggio e, ancora al mattino, quando gli abitanti del paese si incontravano per riprendere le attività quotidiane, gli sguardi, i sorrisi e gli ammiccamenti rendevano palese la soddisfazione per aver dato vita ad una iniziativa molto bella e ben riuscita.
Castelnuovo di Ceva nel corso dell’estate ha proposto numerose e varie iniziative, alcune decisamente insolite come quella della serata filosofica sotto le stelle o dell’opera in cappella, ma con questa il paese ha proposto il suo volto più autentico, quello contadino, invitando i consumatori al proprio mercato in un clima di festa.
E loro hanno risposto, e gli ospiti di questa giornata hanno gioito delle iniziative festose, molte per bambini di tutte le età; si sono visti così alla mungitura, alla costruzione di spaventapasseri, alla gara di sguscia fagioli, alla piantumazione di giovani piante.
Ma sul finire del pomeriggio la parola e la riflessione hanno ripreso le redini dell’iniziativa con l’assegnazione del premio “Un cestino di fagioli” allo scrittore Gianni Farinetti, al direttore della cantina Clavesana, Anna Bracco, ad Elodia e Gian Vittorio della cascina Pian Bosco.
Questa è stata l’occasione per dire, confortati dagli interessanti interventi dei premiati, che la bellezza di questo territorio, oggi in sofferenza, va difesa con la collaborazione di quanti vi operano, che tornare alla terra è un’emergenza, che chi lo fa va incoraggiato e aiutato perché, come ha detto Anna Bracco “il vero architetto del paesaggio è il contadino che coltiva la terra”.
Con questa iniziativa non si è voluto solo vendere, si è voluto sottolineare il “valore” del proprio lavoro e del proprio prodotto.
Un grazie a chi l’ha resa possibile, oltre al paese naturalmente: ai tanti che hanno risposto all’invito acquistando fagioli, patate e prodotti dell’orto; ai produttori dei paesi del territorio che hanno sostenuto l’iniziativa presentando i propri nei banchi che delimitavano la piazza.